Cover del disco
Vai all'immagine originale

Comporta un maggiore
trasferimento di dati!

Vedi la pagina LOW.TECH.WEB
per ulteriori informazioni.


Anno: 2012
Etichetta: Rumbustious Records
Sito Ufficiale
Ascolta e acquista su Bandcamp



La capacità che ha l’hip hop di tessere legami con altri generi mi affascina nel profondo.

Negli ultimi trent’anni le sonorità dell’hip hop hanno contaminato gran parte della musica più ascoltata. Il pop, il rock, hanno subito l’influenza positiva dei ritmi groove del neonato genere, e la nascita del rap ha portato nuove sperimentazioni in tutto il panorama musicale.

Ma non è questo che mi affascina, questo è solo un velo di glassa hip hop che ricopre una torta fatta con altri ingredienti. Sono acqua e olio, che non potranno mai mischiarsi, e che se agitate insieme formano un liquido solo in apparenza amalgamato, ma che in realtà è torbido e incoerente.

L’hip hop è un genere che è composto a partire da altra musica. E’ nato quando il primo DJ ha imbrattato di pastello il suo vinile disco-funk per evidenziare l’inizio del break di batteria, per poterlo raggiungere più rapidamente con l’ago del suo giradischi. A partire da quel momento l’hip hop ha espresso nuovi concetti semplicemente riorganizzando le parole di linguaggi vecchi.

Scovando brandelli di brani, isolandoli, ripetendoli, sublimandoli, a comporre i beat di base sono stati il funk, la disco, le musiche tradizionali, il jazz, e più avanti il rock, fino alla musica elettronica e alla sintesi di suoni originali. Questi generi, e altri, hanno sviluppato dei legami culturali e sonori con l’hip hop. Ma il blues no.

Come mai?

Il blues ha molto da spartire con l’hip hop, sia nella forma, con un suono profondo, lento, groove, nella componente vocale a volte quasi parlata, e sia nel contenuto. Sono entrambe espressioni di una classe povera, incatenata, nomade, che racconta con malinconia e rabbia la rudezza della propria condizione e parla dei propri sogni come di una meta inarrivabile.

Bluestown di Rag’n’Bone Man è un album blues. E’ un album che si comporta come se hip hop e blues avessero percorso mano nella mano gli ultimi vent’anni. Due brani accompagnati solo dalla chitarra e dall’armonica e cantati con una voce profonda che parla di viaggi, di amori passionali, di morte e di demoni. Due brani hip hop, in cui la voce lenta, vibrante, fuori sync viene accompagnata da rapper agili e precisi. Lo stile unico di Rag’n’Bone Man è predominante negli ultimi due brani, e solo in questo album ci accorgiamo di quanto questo sia il sodalizio tra i due generi. Una sintesi perfetta.

Bluestown è un omaggio all’hip hop. Bluestown è un omaggio al blues.

Peccato per la copertina dell’album.


blues  hip hop  soul